Capire se una donna è contenta di te, soddisfatta, felice della scelta di averti cercato, voluto io lo intuisco sempre.
Da quando esercito la professione di accompagnatore per signore ho imparato a capire questo dal sorriso che loro mi lasciano quando ci salutiamo e non solo quello classico a trentadue denti ma quello degli occhi. Sono diversi. Il primo è sempre di circostanza ma porta al secondo che è quello in cui io mi rispecchio.
Il sorriso a trentadue denti è sempre di circostanza e questo lo si intuisce subito, se poi diventa un sorriso aperto allora s’incomincia ad essere liberi e sinceri e non più convenzionali. Lei si sente più tranquilla e da li piano piano la strada incomincia per poi arrivare alla cima del piacere e qui poi subentra il secondo sorriso. Quello degli occhi. Come dice un detto buddista che ho letto in Siddartha “gli occhi sono lo specchio dell’anima” e se io entro li e l’anima mi sorride allora vuol dire che sono riuscito nel mio compito di esaudire il piacere di colei che mi ha cercato.
Tutte le donne che ho incontrato mi hanno sempre sorriso con gli occhi e di questo sono felice.
Vedere il sorriso spontaneo degli occhi soprattutto mi rende cosi orgoglioso e felice che nella mia mente ho fotografato tutte coloro che ho incontrato.
Un gigolò che riesce in questo vuol dire che è colui che ha capito il suo lavoro e questo mi sento di dire a me stesso.
Non è un lavoro facile per niente ma ci metto tutto me stesso per farlo nel migliore dei modi e quando vedono una donna come descritto sorridere mi sento felice e dimentico tutte le offese anonime (vigliacchi) che mi arrivano sia telefonicamente che via email.
A questi rispondo cosi: C’è chi può e chi non può. Io può. (Massimo Boldi)