Non sempre incontro donne che hanno rispetto ed educazione.
Chi mi segue e chi mi conosce sa che persona sono e di conseguenza pretendo medesimo cosa nei miei confronti.
In tutti gli incontri avuti negli anni questo è sempre avvenuto perché fortunatamente ho conosciuto donne o coppie educate, rispettose, discrete e riservate senza crearsi un giudizio sul mio lavoro o altro e così io nei loro confronti ma questo è normale fra persone educate e civili che sanno cosa stanno vivendo in quel momento. Non è stato sempre così.
Ho deciso dietro consiglio di una mia amica di raccontare il solo ed unico caso di maleducazione e scortesia che mi sia capitato nella mia vita professionale di gigolò ed di accompagnatore per donne.
Iniziamo che mai mi sarei aspettato una cosa simile per il livello sociale e professionale della donna che incontrai, neanche un po' di avvisaglia nelle telefonate intercosse per fissare l’incontro e il luogo, niente di niente. Gentile, cortese, un po' timida a telefono, insomma una persona normale che alla prima esperienza di chiamata di un gigolò. Fino a quel momento non avevo nessun problema ma le cose inizi a capire se vanno per il verso giusto per come parte l’incontro dai primi indizi.
Stabilito il tutto, dove e quando mi avvio per incontrarla e il primo indizio si presenta: non dobbiamo vederci più a Fondi ma a Formia alla stessa ora. Ok per me, no problem, così imposto il navigatore ed arrivo al parcheggio del molo turistico della ridente cittadina del litorale laziale ed aspetto. Dieci minuti di ritardo, ci sta dopo l’orario prefissato ma passano altro dieci minuti e niente succede. Chiamo al cellulare e non mi risponde e questo m’innervosisce perché qualsiasi cosa sia successo avvisa oppure alle chiamate rispondi o al limite invia un sms. Al giorno d’oggi nell’era digitale non si può dire che non ci sia la possibilità di comunicare. Alla fine dopo circa 45 minuti dall’orario in cui dovevamo vederci mi chiama e si scusa avvalendosi di un contrattempo avuto in ufficio e nello scusarsi mi dice che poteva arrivare alle 18,00. Mi chiede di aspettarla e perdonarla per questa sua manchevolezza nei miei confronti ma tutto questo personalmente non faceva piacere, ma visto che mancava un’ora lasciai perdere il mio nervoso e acconsentii. Nell’attesa visito il centro di Formia con le sue vetrine fino alle 18,00, ora in cui si presenta. Donna in carriera, avvocato civilista. Una donna matura ma tonica e presentabile, molto curata sia come veste e come appare, distinta. Scrutata da capo a piede mi presento e lei si scusa per il notevole ritardo dovuto ad un imprevisto in ufficio. Dopo le presentazioni ci avviamo a Gaeta in hotel da lei prenotato in pieno centro con vista sul mare. Fatte le cose di routine per il ceck in ci rechiamo in camera e li inizio il mio dovere e con una sua richiesta: il massaggio tantra. Per mia abitudine quando incontro il mio cellulare lo spengo e chiedo se fosse possibile anche per colei che si affida alla mia compagnia, giusto per rendere piacevole e rilassante questo momento ove questo semplice gesto fosse possibile e qui inizia il secondo indizio ed attrito. Lei mi risponde: Ti ringrazio Claudio del consiglio ma io pago e faccio e chiedo quello che voglio e nessuno mi deve intralciare. Questa sua risposta per tono e contenuto mi irritò moltissimo ma come professionista contai fino ad undici ed abbozzai a questa caduta di stile ed iniziai il mio massaggio con olio caldo e le luci soffuse. Lei senza curanza inizia a parlare al telefono in continuazione ed io a quel punto me ne fregavo, se sta bene a lei figurati a me. Finito il massaggio che lei apprezzò moltissimo iniziammo a scambiarci baci ed effusioni fino al punto che squillo il telefono e giustamente dovevo fermarmi ed aspettare ma il colmo fu che capitò più volte e nei momenti più assurdi e solo perché lei doveva parlare con le amiche o messaggiare con loro, insomma era un continuo iniziare e riprendere anche per l’ora che si era avvicinata. Le 23,00 e lei continuava imperterrita senza darmi conto così feci notare educatamente che la cosa non poteva continuare e che smettesse di rispondere al cellulare e di dedicarsi a lei visto che aveva chiamato un gigolò per un suo piacere. Potevo capire che al telefono doveva rispondere non so, marito compagno familiare ma alle amiche e più di una, beh lo trovavo inopportuno in quel dato momento. Lei di tutta risposta mi dice: Io ti pago e per il tempo che ti richiesto, quindi te fai quel che dico io e quando voglio io.
All’ennesima sua arroganza ho contato fino ad dodici stavolta e ho deciso che portavo a termine il mio compito nel più breve tempo possibile e poi lasciavo stare il tutto senza muovere un dito e così è stato. Con enorme fatica sono riuscito a farle raggiungere l’orgasmo con stacchi ed attacchi al cellulare e poi fermo nel letto a guardare la tv mentre lei continuava al cellulare anche a notte inoltrata. Poi verso le tre mi sono alzato per farmi una doccia ed appena asciugato le ho detto che andavo via. Lei senza fare una piega sempre al cellulare mi da la busta con il mio compenso richiesto. Traete voi il giudizio su questa donna.
Io non sono una persona con la puzza sotto il naso o un arrogante, presuntuoso o altro. Sono una persona normale, corretta, educata, riservata, discreta ma una persona che esercita pur vero un lavoro particolare che viene giustamente pagato da chi mi cerca e non per questo può indurre a pensare che pagando faccia qualsiasi cosa si voglia. Sbagliato.
Spero che questa donna maleducata e non rispettosa, mi limito a questo, legga questo mio articolo e capisca il motivo per cui non voglio incontrarla e se ne faccia una ragione. Mi dispiace per lei ma come diceva una grande. SIGNORE SI NASCE ED IO LO NACQUI. (Totò) e te non lo sei, chiudo io.